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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus, il 'grido' dell'infermiera con i segni della mascherina: "Non vanificate tutto"

"Io devo andare a lavoro e fare la mia parte. Voi fate la vostra, ve lo chiedo per favore"

"Sono un'infermiera e in questo momento mi trovo ad affrontare questa emergenza sanitaria. Ho paura anche io, ma non di andare a fare la spesa, ho paura di andare a lavoro. Ho paura perché la mascherina potrebbe non aderire bene al viso, o potrei essermi toccata accidentalmente con i guanti sporchi, o magari le lenti non mi coprono nel tutto gli occhi e qualcosa potrebbe essere passato". Queste le parole che Alessia Bonari, infermiera originaria di Grosseto ma in servizio a Milano, affida a Instagram postando una foto del suo volto duramente provato dalla fatica e segnato dai lividi della mascherina e delle lenti protettive che servono per progetterla dal Covid-19.

"Sono stanca psicologicamente, e come me lo sono tutti i miei colleghi che da settimane si trovano nella mia stessa condizione, ma questo non ci impedirà di svolgere il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto" si legge nel post, diventato virale in poche ore.

Quello di Alessia non è uno sfogo fine a se stesso, ma un appello rivolto a tutti gli italiani affinché siano responsabili.

"Continuerò a curare e prendermi cura dei miei pazienti, perché sono fiera e innamorata del mio lavoro. Quello che chiedo a chiunque stia leggendo questo post - scrive - è di non vanificare lo sforzo che stiamo facendo, di essere altruisti, di stare in casa e così proteggere chi è più fragile. Noi giovani non siamo immuni al coronavirus, anche noi ci possiamo ammalare, o peggio ancora possiamo far ammalare. Non mi posso permettere il lusso di tornarmene a casa mia in quarantena, devo andare a lavoro e fare la mia parte. Voi fate la vostra, ve lo chiedo per favore".

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