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Cronaca Lonato del Garda

Vomita sangue in classe, muore dopo essere stato dimesso: 5 medici a processo

Per il sostituto procuratore Erica Battaglia sbagliarono la diagnosi

Nella giornata di oggi, venerdì 20 settembre, compariranno in tribunale davanti al giudice Marco Vommaro i medici accusati di imperizia, negligenza, imprudenza e sbagliata diagnosi, per la morte del 13enne Alessandro Barbieri, spirato nel settembre di 4 anni fa dopo aver accusato un malore in classe all'Itis di Lonato. I medici che finiranno alla sbarra lavorano tutti all'ospedale di Desenzano: si tratta di due pediatri del pronto soccorso, una pneumologa, un otorinolaringoiatra e un radiologo.

Per il sostituto procuratore Erica Battaglia la morte del giovane poteva essere evitata. Dopo aver vomitato copiosamente sangue in classe, era stato portato nell'ospedale gardesano, morendo solo 5 giorni dopo essere stato dimesso. Per Battaglia, i medici giudicarono il conato dipendente da un malore alle vie aeree, mentre avrebbero dovuto svolgere esami per accertare la presenza di sostanza emetica nell'apparato digerente. 

Per ora si tratta solo di accuse, a cui i medici risponderanno in aula con i loro avvocati. Ad oggi non si conosce ancora la causa esatta del decesso, dato che nemmeno l'autopsia disposta dalla procura è riuscita a fare luce su quanto avvenuto. Alessandro viveva a Medole con mamma e papà: sono stati proprio loro a impugnare la richiesta d'archiviazione del fascicolo a carico dei 5 medici e - grazie a una consulenza esterna - hanno dato via al processo dopo l'imputazione coatta decisa dal giudice dell'udienza preliminare.

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