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Cronaca

Acqua potabile in Lombardia? Di buona qualità, ma a rischio inquinamento

A due settimane dai referendum qual è lo stato dell'acqua potabile in Lombardia? Legambiente ha stilato un rapporto positivo, ma bisogna fare attenzione all'inquinamento e ai comuni in deroga, di cui due nel bresciano

Sono trascorse due settimane dai referendum che hanno visto la vittoria dei sì per la gestione pubblica dell'acqua, ma qual è lo stato della qualità delle acque potabili in Lombardia? Legambiente ha reso noto la scorsa settimana un rapporto che dà giudizi positivi alle acque lombarse, ma fa suonare il campanello di allarme per quanto riguarda l'inquinamento.

Quasi la totalità dell'acqua della Lombardia, ben il 94%, proviene da falde sotteranee di altissima qualità con sali minerali ottimali per la salute, ma questa ricchezza è minacciata dall'inquinamento e per cercare acque pulite bisogna andare sempre più in profondità.

L'inquinamento fa sì che aumentino a dismisura le concentrazioni di metalli e sostanze nocive come il  cromo, arsenico, nitrati e solventi e in Lombardia sono ancora sei i comuni che per i valori delle sostanze come l'arsenico e il fluoruro hanno ricevuto la deroga dall'Unione Europea, in particolare nella Provincia di Brescia sono due i comuni Bassano Bresciano e San Gervasio.

Proprio nel bresciano si trovano acque inquinate da cromo, dove il metallo tossico deriva dalla forte presenza di industrie metallurgiche, specialmente in Val Trompia dove si registra un grave deficit nella rete di collettamento e fognatura.

“Lo stato di salute delle nostre falde potrebbe peggiorare nei prossimi anni, se non si metterà mano rapidamente alle reti di fognatura, industriale e civile, delle nostre città – ha lanciato l'allarme Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – realizzando immediati interventi di adeguamento e manutenzione straordinaria della rete sotterranea di condotte: è un cantiere ciclopico quello che deve essere messo in funzione per impedire che il crescente deperimento delle fognature determini gravi perdite di liquami, destinate a raggiungere la falda sotterranea”.

L'allarme di Legambiente non riguarda tanto l'aspetto sanitario: i trattamenti di potabilizzazione e i continui controlli svolti dalle autorità assicurano un approvvigionamento potabile sicuro e di altissima qualità, quasi ovunque in Lombardia. Il problema riguarda da un lato la disponibilità della risorsa, visto che i pozzi inquinati devono essere sigillati ed esclusi dall'acquedotto, e dall'altro i costi, non prevenire, ma arrivare allo stato di emergenza porta inevitabilmente a un aumento delle tariffe.

 

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