In Loggia si discute, fuori c’è il presidio: A2A, l’inceneritore, i comitati
Si scaldano gli animi mentre la Commissione Ambiente fa parlare i tecnici di A2A, e un giovane genitore chiama in causa "la salute dei cittadini". Fuori dalla Loggia il presidio spontaneo della Rete Antinocività
Un’audizione che suona come una sconfitta, e lo ammettono pure i tanti Comitati. Ieri pomeriggio A2A ha schierato i suoi migliori ingegneri, ha presentato dati e tabelle, ha difeso le sue scelte e ha difeso l’inceneritore. La Consulta Ambiente invece ha deciso di chiamare rappresentanti generici, e ha un po’ faticato, rappresentati della Rete Antinocività Bresciana scelti dall’esterno, e forse non preparatissimi. “Non siamo potuti intervenire al meglio – ammettono – è stata la Consulta a decidere chi avrebbe potuto parlare”.
Ma gli animi si scaldano, e un giovane genitore interrompe la discussione, e alza la voce contro la Commissione riunitasi ieri nel Palazzo della Loggia: “E’ vostro dovere difendere la salute dei cittadini, e dei nostri figli”. Poco più fuori, sotto il colonnato che dà proprio sulla Piazza, il presidio spontaneo della RAB, una ventina di attivisti in rotazione, con striscioni e cartelli, e la voglia di cambiare le cose.
La contestazione interna è forse troppo generica, e i tecnici di A2A riescono a esporre quanto vogliono. “Le emissioni prodotte dall’impianto sono meno dell’1% sul totale cittadino – spiegano – Tutto il resto è attribuibile al tasso del traffico, ai comportamenti poco virtuosi di aziende e cittadini”. Ovviamente la polemica non si placa, e dalla RAB la pronta replica: “I dati scientifici presentati sono prodotti dai proprietari dell’impianto. Silenzio assoluto, invece, sulle ricerche indipendenti”.