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Cronaca Rezzato

"Ho camminato per chilometri nella notte, Keita mi ha offerto ospitalità"

Scomparsa per 11 giorni, poi il ritrovamento a Rezzato, adesso il ritorno a casa. La 37enne Sara Capoferri racconta della sua esperienza, e chiede scusa: "Voglio dare una svolta alla mia vita"

“Dovevo staccare la spina, altrimenti non so come sarebbe finita – ha detto Sara Capoferri a Bresciaoggi – Avevo bisogno di stare lontano da tutti e da tutto, ma ora sono pronta a ripartire”. A casa l'aspettavano mamma e papà, Ninna e Pierantonio, la sorella maggiore Monia, la figlia Jenny, di 16 anni.

“Mi spiace aver creato apprensione e preoccupazione in tante persone – continua Sara – ma nei giorni della fuga ho vissuto come se fossi in un'altra dimensione. Solo quando mi hanno trovato sono tornata alla realtà”. Sarebbe questo il motivo per cui Sara non si sarebbe accorta di nulla, delle ricerche e della sua scomparsa. Inconsciamente o volontariamente.

La sua testimonianza non manca di particolari. “Sono rimasta senza benzina, ho lasciato l'auto a Berlingo e ci ho messo il cartello “Guasta”. Poi ho cominciato a camminare per chilometri, ho raggiunto Lograto camminando nel buio per qualche ora, ho preso l'autobus e sono arrivata a Rezzato”.

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