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Cronaca Darfo Boario Terme

Suicidio al Comando: “Elena era una donna serena”, gesto avvolto nel mistero

A trovarla senza vita il collega con cui avrebbe dovuto dividere il turno pomeridiano

Non c’è stato bisogno di eseguire l’autopsia, il che confermerebbe in via definitiva l’unica ipotesi ad oggi realistica, quella del suicidio. Non ci sono più dubbi, così come non ce ne sono mai stati: Elena Vianelli si è tolta la vita sparandosi un colpo alla testa con la pistola d’ordinanza. A trovarla senza vita nello spogliatoio del Comando di Via Lorenzini, a Darfo Boario Terme, il collega di lavoro con cui avrebbe dovuto “dividere” il turno pomeridiano.

Con il nulla osta della magistratura è stato dato anche il via libera per organizzare i funerali: la salma presto tornerà a casa (era a disposizione nell’obitorio dell’ospedale di Esine), l’ultimo saluto sarà celebrato a Pisogne giovedì pomeriggio alle 15, nella chiesa parrocchiale del paese.

Sono ancora tanti, tantissimi gli interrogativi. Ci si domanda perché mai Elena, donna serena e sempre disponibile, sia arrivata a togliersi la vita. Tra l’altro quel giorno aveva accettato di sostituire un collega, per il turno pomeridiano. Ma prima delle 13 aveva già premuto il grilletto.

Non ci sono nuove indiscrezioni sul biglietto che sarebbe stato ritrovato nel suo armadietto, in cui forse la donna avrebbe spiegato il motivo di una scelta così drammatica. Purtroppo non è la prima volta che a Darfo un agente di Polizia Locale si toglie la vita: quattro anni fa era toccato a Silvio Grassi

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