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Costo della vita: Brescia quinta in Italia per rischio povertà

La "Leonessa" è quinta nella classifica generale con ventiduemila bresciani residenti in città che vivono sotto la soglia di povertà. La media nazionale è di circa uno su otto

Secondo una  ricerca effettuata dal Centro Studi Sintesi di Venezia a livello territoriale, circa un contribuente su 8 in Italia si colloca sotto la soglia di povertà. Si tratta di dati che dovrebbero allarmare qualunque persona capace di intendere e di volere. Ma finora tutti i dati sulla povertà, da quelli Istat a quelli Caritas, hanno lasciato indifferenti le istituzioni pubbliche e non hanno determinato scelte conseguenti da parte di chi ci governa.

Inoltre il fatto che nella classifica si trovino ai primi posti ricche città del Nord, come Brescia, è l'ennesima conferma di quanto il Codacons va sostenendo da tempo: il costo della vita alto e la mancata difesa in termini reali di salari,  stipendi e pensioni hanno impoverito le famiglie italiane.

La “Leonessa” è quinta nella classifica generale con ventiduemila bresciani residenti in città che vivono sotto la soglia di povertà . Dal 2002, con l'introduzione dell'euro, il costo della vita è raddoppiato mentre i redditi sono rimasti al palo. Per il Codacons questi dati, comunque, per quanto drammatici ed incompatibili per un Paese che vuole definirsi civile, non rendono l'idea della vera condizione di disagio in cui versa ormai un terzo delle famiglie italiane. Se, infatti, 1 su 8 sono sotto la soglia di povertà, per il Codacons più di 3 famiglie su 10, ossia un terzo degli italiani, non arriva a fine mese

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