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Green Box, al via la sperimentazione: il verde lo si butta solo con la tessera

Sono stati posizionati a Brescia i primi due Green box di nuova generazione: entro fine anno si prenderà una decisione definitiva

In primavera ne erano stati eliminati una cinquantina, anche a causa dell'inciviltà diffusa di chi ne usufruiva: rifiuti sbagliati, quantitativi fuori norma, turisti del rifiuto in arrivo dai paesi vicini. In tutta Brescia ne sono rimasti comunque 208: sono i cosiddetti “Green box”, che fanno parte del servizio Green Service di Aprica, i contenitori verdi per buttare gli scarti vegetali (erba falciata, rami potati, fogliame).

I nuovi Green box

In questi giorni è stata avviata la sperimentazione del nuovo corso dei Green box cittadini: i primi due (che insieme hanno una capacità di 7 metri cubi, come un green box originale) sono stati presentati alla “postazione cassonetti” di via Mantova. Funzioneranno con il sistema a calotta, quindi si potranno aprire (e vi si potrà conferire) solo con la tessera residente già utilizzata per la raccolta differenziata.

Sono cassonetti ad apertura controllata, da cui sarà quindi possibile monitorare cosa viene effettivamente buttato, riconoscendo in tempo reale chi commette uno sbaglio (o chi lo fa apposta) per garantire un maggiore controllo sul conferimento. Come detto, di Green box ne sono già stati rimossi 48, proprio per rispondere alla diffusa inciviltà di chi, invece che del green, nei cassoni ci buttava dentro di tutto.

Il servizio Green box

Ad oggi il servizio di Green box costa al Comune più di 700mila euro l'anno. Con la nuova razionalizzazione si punterà anche ad una sostanziosa riduzione dei costi. Se la sperimentazione, come si prevede, dovesse andare a buon fine, allora non è da escludere la sostituzione integrale di tutti i Green box vecchia maniera presenti oggi in città. E se la matematica non è un'opinione, se ne servono due per raggiungere la quota dei 7 metri cubi, la capienza di un Green box attuale, in tutta Brescia se ne potrebbero posizionare circa 400.

Le parole dell'assessore

“Sono cassonetti ad apertura controllata – spiega l'assessore all'Ambiente Miriam Cominelli – e possono essere utilizzati con la normale tesserina, usata per conferire nelle altre calotte. Sono due le tipologie: una con apertura solamente manuale, l'altra con apertura a pedale. La sperimentazione durerà fino alla fine dell'anno, poi vedremo. L'ipotesi è quella di sostituire tutti i 208 vecchi Green box con i nuovi, così da evitare il conferimento di tutto quello che non va bene nei cassoni a cielo aperto. E parliamo di chi viene apposta da fuori Brescia, chi conferisce rifiuti che non sono sfalci del verde, e pure i giardinieri che piuttosto che andare all'isola ecologica li riempiono all'inverosimile”. 

Green box: come funziona

Il progetto Green Service a cura di Aprica, controllata di A2A, è il servizio con cui vengono raccolti separatamente gli scarti vegetali che risultano dalla potatura degli alberi, dalla pulizia dei giardini o dal taglio dell'erba. Nei Green box si possono gettare direttamente tutti gli scarti verdi, senza utilizzare sacchi in plastica. 

Sul sito web di Aprica è disponibile un'apposita sezione per verificare in diretta dove si trovano tutti i Green box della città. E' bene ricordare, comunque, che gli scarti vegetali possono essere conferiti anche nelle isole ecologiche.

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