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Sicurezza

Pericolo amianto in casa: come fare per rimuoverlo

Cosa prevede la normativa, i rischi per la salute, tutto quello che c'è da sapere

L'amianto o asbesto è un minerale naturale a struttura fibrosa utilizzato da molto tempo per le sue particolari caratteristiche di leggerezza e di resistenza al fuoco e al calore. Visti gli aspetti sanitari correlati, la Legge n. 257 del 1992, ha vietato l’impiego dell’amianto per la fabbricazione di qualsiasi manufatto. E’ pericoloso per la salute essenzialmente perché le fibre di amianto molto sottili, tendono a sfaldarsi dividendosi longitudinalmente, rimangono sospese in aria e vengono respirate. E’ quindi necessario ridurre il più possibile l’inalazione e non disperderle nell’ambiente per eliminare il rischio di tumori (principalmente polmone, pleura, laringe).

Dove si trova l'amianto

Di seguito un breve elenco di prodotti in cemento-amianto, presenti negli edifici pubblici e privati anche bresciani:

  • Lastre di grande formato per rivestimento facciate
  • Lastre per tetti e facciate, lastre ondulate
  • Canali di ventilazione, tubi, condutture di scarico
  • Elementi prefabbricati e articoli da giardino ( es. cassette per fiori, tavoli e sedie da giardino, lastre per tennis da tavolo)
  • Rivestimenti di freni e frizioni (in resine composite)
  • Guarnizioni di tenuta (in gomma composita)
  • Amianto floccato (rivestimento di travi di acciaio e pareti quale protezione antincendio isolamento acustico e termico)
  • Pannelli leggeri (rivestimenti antincendio pareti, porte)
  • Rivestimenti (pavimenti e pareti)
  • Stuoie (coibentazione di tubi)
  • Mastici antifuoco (canalette di cavi)
  • Cartone (isolamento termico, protezione antincendio)
  • Materiale per filtri (industria alimentare e farmaceutica)
  • Riempitivi (additivo fibroso per adesivi, sigillanti e pigmenti)
  • Funi e corde in amianto, nastri isolanti e anelli di tenuta (protezione antincendio in stufe a olio o di maiolica, caldaie e bruciatori di impianti di riscaldamento centralizzati)
  • Prodotti tessili (tessuti per tute protettive e indumenti resistenti al fuoco)
  • Tessuti e cuscini in amianto (protezione antincendio, barriere antifiamma per canalette di cavi nei passaggi muro)

La normativa

Come ben specificato da Ats Brescia, la normativa richiede il controllo dello stato di conservazione dell'amianto e dei materiali che lo contengono. Quando le condizioni di degrado sono tali da creare una condizione di rischio è necessario effettuare un intervento di bonifica. La legge Regionale n. 17/03 ed il Piano Regionale Amianto (PRAL) hanno come obiettivo:

  • Salvaguardia del benessere delle persone rispetto all’inquinamento da amianto.
  • Prescrizione di norme di prevenzione per la bonifica dell’amianto.
  • Promozione d’ iniziative di educazione ed informazione finalizzate a ridurre la presenza di amianto.

IL PRAL, in particolare, stabilisce una serie di azioni per perseguire tali obiettivi che principalmente prevedono:

  • Mappatura dell’amianto presente sul territorio regionale.
  • Monitoraggio dei livelli di concentrazione delle fibre di amianto nell’aria.
  • Criteri per la valutazione del livello di rischio e l’individuazione delle priorità di bonifica.
  • Tutela sanitaria dei lavoratori che sono esposti e che sono stati esposti all’amianto.

Mappatura dell'amianto: istruzioni e compilazione

Per il conseguimento del censimento dell’amianto presente sul territorio regionale è anche previsto che i soggetti pubblici e privati proprietari comunichino all’Ats di competenza la presenza di amianto o materiali contenenti amianto secondo il modulo NA/1 (informazioni utili alla compilazione del modulo a questo link).

Pertanto il cittadino che rileva presenza di amianto in un edificio o impianto di proprietà e che non lo abbia ancora fatto (singolo cittadino, condominio, impresa) è tenuto a inviare il predetto modulo per posta ordinaria con AR, per fax o PEC ad una delle  Equipes Territoriali PSAL facendo riferimento al Comune in cui è collocato l'immobile. Per ogni informazione rivolgersi al personale del distretto Ats al quale afferisce il Comune sede dell’immobile.

Valutazione del rischio e rimozione

L’elemento più importante da considerare nella valutazione del rischio è rappresentato dalla friabilità dei materiali. L’amianto “friabile” è quello che si può sbriciolare con la semplice pressione delle dita (es.: coibentazione d’impianti di riscaldamento, guarnizioni di caldaie, isolamenti termici ecc.). E’ il più pericoloso perché disperde più facilmente le fibre. L’amianto “compatto” può essere sbriciolato ma con l’ausilio di attrezzi (es.: coperture in eternit, canne fumarie ecc…).

Inoltre la dispersione di fibre dipende dallo stato di conservazione dei manufatti che possono essere interessatati da agenti atmosferici che li danneggiano o degradano, o per interventi diretti di manipolazione che ne modificano l’integrità.

Nel caso si debba procedere alla rimozione dell’amianto si dovrà incaricare una ditta specializzata che segua le procedure previste dalla legge. La rimozione diretta da parte del proprietario di lastre qualora non ricorrono le condizioni previste dall’art. 256 del D.lgs. 81/08 (presentazione del piano di lavoro) non è preclusa in assoluto. Si evidenzia però che la natura dei rischi per la salute derivanti dall’inalazione di fibre di amianto, determina la necessità di operare con specifiche competenze tecniche e normative, generalmente possedute solo dagli operatori specializzati.

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