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Gigantesca esercitazione bellica, per la sfida a Putin i Tornado di Ghedi

All'esercitazione, la più imponente organizzata negli ultimi 20 anni, hanno partecipato anche i Tornado del Sesto Stormo di Ghedi

50mila uomini, 10mila veicoli, 250 aerei, tra cui i tornado del Sesto Stormo di Ghedi, una sessantina di navi e oltre 10mila veicoli di terra. Sono i numeri davvero impressionanti dell'esercitazione Trident Juncture. Una battaglia simulata, la più imponente organizzata negli 20 anni dalla Nato, che dallo scorso 25 ottobre tiene banco in Norvegia, nella cittadina di Oppdal.

L'esercitazione - alla quale hanno partecipato anche le forze armate di Svezia e Finlandia, paesi formalmente neutrali, che non fanno parte dell'alleanza atlantica - si compone di due fasi. La prima, più propriamente operativa si è conclusa da pochi giorni, mentre la seconda simulata al computer” terminerà il prossimo 23 novembre.

Alla battaglia simulata di Oppdal hanno preso parte anche gli assetti terrestri, le componenti aeree dello strumento militare nazionale e l’Aeronautica Militare, che ha schierato nella base di Bodo gli Eurofighter e pure i Tornado del 6° Stormo di Ghedi il cui compito era la soppressione delle difese aeree avversarie.

L’esercitazione ha infatti previsto la contrapposizione sul campo di due unità contrapposte, che si sono alternate nel condurre operazioni in attacco e in difesa. In particolare, la fase conclusiva, certamente tra quelle più complesse di tutta l’attività, consisteva nella completa liberazione di territori precedentemente occupati dalle forze avversarie.

Le finalità dell'esercitazione erano di testare la prontezza operativa dei reparti dell'Alleanza e la loro capacità di fornire supporto ai membri della Nato e ai partners che dovessero trovarsi sotto attacco da parte di una potenza straniera.

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