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Brescia calda come l’Africa: in mezzo secolo più di due mesi di afa senza sosta

Il cambiamento climatico si vede, e si sente: l’inchiesta del New York Times scatena il dibattito anche a Brescia e provincia. In città un mese di afa senza sosta in meno di mezzo secolo

Il cambiamento climatico si vede, e si sente. Anche a Brescia e provincia. A parte le temperature record degli ultimi giorni, con picchi fino a 38 gradi in pianura nelle giornate da bollino rosso, la crescita della calura è certificata anno dopo anno. Tra i tanti studi in merito, segnaliamo il curioso “simulatore” delle temperature medie realizzato dal New York Times: una pagina web dedicata in cui è possibile verificare il cambiamento climatico dal 1960 al 2017, con proiezioni e previsioni sul lungo periodo (fino al 2089, insomma fino alla fine del secolo). Basta un clic per calcolare le temperature delle città di tutto il mondo, anche della nostra provincia.

Il calcolo riguarda in particolare gli “hot days”, i giorni più caldi: quelli in cui la colonnina di mercurio ha superato i 32 gradi. Il simulatore funziona grazie al lavoro del Climate Impact Lab, il laboratorio sull’impatto climatico: un team di lavoro composto da scienziati del clima, economisti e analisti del Rodhium Group, dell’università di Chicago, della Rutgers e dell’università di Berkeley, in California. Le proiezioni sono calcolate sulla base del rispetto degli accordi di Parigi (che non è detto vengano rispettati).

Il cambiamento climatico a Brescia

Partiamo dalla città di Brescia, dal capoluogo. Nel 1986 nel corso di tutto l’anno si registravano solo quattro giorni in cui le temperature andavano oltre i 32 gradi: nel 2017 la media si è esattamente quadruplicata, arrivando a 16 giorni l’anno. Andando avanti così, ci sono da aspettarsi 32 giorni sopra i 32 gradi nel 2066: ma è solo una proiezione, e il range potrebbe variare dai 21 ai 47 giorni, più di un mese e mezzo. Come detto, non vanno considerate le temperature record di questi giorni: fosse sempre così, anche le proiezioni del Nyt sarebbero fin troppo ottimistiche.

I dati a ritroso partono dal 1960, quando si registravano solo tre giorni l’anno sopra i 32 gradi: nel 2040 potrebbero essere 24, addirittura 37 nel 2089. 

Il cambiamento climatico in provincia

Non sono molto diversi i dati sulla provincia di Brescia. A Desenzano, la capitale del Garda, nel 1986 erano 19 i giorni, in tutto l’anno, in cui le temperature superavano i 32 gradi. Nel 2017 erano già 40, nel 2066 potrebbero essere addirittura 66 giorni (più di due mesi: provate a immaginare gli effetti pratici di due mesi di afa senza sosta), con un range compreso tra i 43 e gli 80 giorni.

A Orzinuovi nel 1986 erano solo 7 i giorni dell’anno con temperature oltre i 32 gradi. Sono diventati 21 nel 2017, potrebbero diventare 43 nel 2066 (con un range compreso tra 27 e 56 giorni). A Montichiari erano 23 giorni nel 1986: quasi il doppio nel 2017, 44 giorni, e addirittura il triplo nel 2066 (quando se ne prevedono 69, ma con un range che potrebbe arrivare a 84: quasi tre mesi).

In ultimo il lago d’Iseo: nel capoluogo del Sebino erano solo 4 giorni sopra i 32 gradi nel 1986, come Brescia. E come la città se ne sono registrati 16 nel 2017, e se ne prevedono ancora il doppio (32 giorni) entro il 2066.

Il cambiamento climatico in Italia e nel mondo

Andando al di là del proprio giardino, ci spostiamo nella vicina Bergamo: appena 3 giorni sopra i 32 gradi, in un anno intero, nel 1986. Ma già cinque volte di più nel 2017, con 15 giorni oltre la soglia. Potranno essere 24 nel 2040. A Milano erano invece 8 i giorni sopra i 32 gradi nel 1986: se ne sono registrati 22 nel 2017, saranno più di un mese (31 giorni, in media) nel 2040. Sempre più caldo anche a Roma: 8 giorni nel 1986, 30 giorni nel 2017, 41 giorni nel 2040. Quest’anno non fa testo: anche martedì 9 luglio nella Capitale si sono registrati 37 gradi.

Un salto in Europa e in Asia, prima di concludere. L’inchiesta del New York Times si concentra sui casi più emblematici: in Spagna viene citata Madrid, che già nel 1960 contava più di un mese (33 giorni) in cui le temperature andavano oltre i 32 gradi. Entro la fine del secolo potranno essere quasi il triplo, fino a 150 giorni (tre mesi). In India fanno riflettere i dati su Nuova Dehli, città che già oggi conta 22 milioni di abitanti: nel 1960 c’erano 32 gradi per meno di sei mesi l’anno, saranno più di otto mesi alla fine del secolo. Ancora peggio andrà a Jakarta, in Indonesia (15 milioni di abitanti): cinque mesi l’anno nel 1960, quasi sempre, quasi ogni giorno alla fine del secolo.
 

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