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Neonato morto al Civile: aperta un'inchiesta, indagati i medici dell'ospedale

Ci sarebbero già alcuni medici indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del piccolo Paolo, ucciso a quanto pare da un'infezione da Serratia marcesens

Una buona notizia a margine della terribile tragedia, la morte del piccolo Paolo: il suo gemellino sta meglio, sarebbe già fuori pericolo, così come sarebbero in netto miglioramento anche gli altri neonati che sono stati infettati dalla Serratia marcesens, il batterio “killer” che appunto avrebbe causato il decesso del bambino che era in cura nel reparto di Terapia intensiva neonatale del Civile di Brescia.

Il reparto rimarrà chiuso anche lunedì, poi si vedrà. Intanto è stata programmata proprio per lunedì anche l'autopsia sul piccolo Paolo: l'esame specifico andrà a verificare con certezza le cause della morte. I genitori del bambino, giustamente, scelgono di non parlare. E intanto l'inchiesta della Procura prosegue.

Si tratterebbe di un atto dovuto, una prassi legata allo svolgersi delle indagini. Ma ci sarebbero già i primi nomi iscritti nel registro degli indagati: tra questi ovviamente anche alcuni medici e sanitari che erano al lavoro nei giorni in cui si è consumata la tragedia.

Indagini e accertamenti in corso, anche per vagliare eventuali responsabilità. Anche la Regione ha aperto un'inchiesta, attivando un'apposita Commissione per far luce sull'accaduto. Il focolaio di Serratia marcesens si sarebbe scatenato proprio all'interno del reparto dell'ospedale, infettando in tutto una decina di bambini.

Per quattro di loro la situazione sarebbe già nella fase di “negativizzazione”, e quindi a buon punto nella fase di guarigione. Ma starebbero già meglio anche gli altri sei neonati. In tantissimi hanno già espresso cordoglio e vicinanza ai genitori del piccolo Paolo, nel loro profondo dolore.

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