rotate-mobile
Attualità Serle

Il coraggio di un padre: "Viva o morta, voglio ritrovare la mia bambina"

Gazi Md Liton ha incontrato l'uomo che per ultimo ha visto la sua bambina: della piccola Iushra purtroppo ancora nessuna traccia

Lo dice mentre fuma una sigaretta, una Marlboro light: non è un fumatore incallito, “ma in questi giorni sicuramente ho fumato di più”. Non fumava in Bangladesh, ha cominciato in Italia: “Forse lo stress, forse il lavoro”. Nel cuore la voglia di non arrendersi, di crederci fino in fondo. Ma con il passare dei giorni la consapevolezza che qualcos'altro potrebbe essere successo.

“Non me ne vado finché la mia bambina non verrà ritrovata, viva o morta che sia – continua Md Liton – Ci vorranno giorni, o settimane non m'interessa. Non posso vivere con questo peso, con questo dubbio. Anche fosse già morta, merita di essere salutata per l'ultima volta”. Certo il coraggio a papà Gazi non è mai mancato.

Per raggiungere l'Italia, per una vita migliore, per quello che chiamano il “sogno europeo”, ha percorso così tanti chilometri che a rifarli non basta una vita intera. La prima tappa fu Roma, nel 1995: qualche lavoretto, poi un paio d'anni dopo si trasferisce al Nord. “Sono arrivato a Brescia e ho cominciato a lavoare per un'agenzia – spiega – ma ho lavorato 300 ore e me ne hanno pagate solo 150”. Nel 1998 Gazi torna a Roma, di nuovo qualche lavoretto qua e là, poi il ritorno a Brescia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il coraggio di un padre: "Viva o morta, voglio ritrovare la mia bambina"

BresciaToday è in caricamento