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Ritrovate nel fango le ossa di un bambino: sono quelle del piccolo Gabri?

Ultimi giorni di ricerche al lago Lucone di Polpenazze: recuperato lo scheletro parziale di un bambino vissuto più di 4000 anni fa. L'ipotesi che appartengano a "Gabri", il teschio trovato nella stessa zona nel 2012

La storia sommersa: durante la campagna dell'estate 2018 (che si concluderà il 31 agosto) gli scavi hanno permesso di recuperare diversi oggetti di uso quotidiano di allora, in un'epoca compresa tra il 2034 e il 1967 a.C. (questa la durata dell'insediamento calcolata grazie alla dendrocronologia, la scienza che permette di conoscere con precisione l'età delle piante). Su tutti spiccano i materiali vegetali perfettamente conservati dal fango e dalla cenere dell'incendio che colpì le palafitte del Lucone: alcune mele tagliate a metà, bacche e pere, funghi utilizzati per accendere il fuoco. E' stato estratto dal terreno anche il palo "originale" di una palafitta millenaria, in quercia di rovere e in origine lungo più di 4 metri.

Poi gli utensili: vasi e brocche, punte di lancia in selce, un'ascia di pietra, perfino una piccola fornace (che si pensava fosse un piccolo silos) a quanto pare utilizzata per produrre oggetti in terracotta. E infine lo scheletro, che anche se parziale racconta tanto, tantissimo. Quello che rimane è perfettamente conservato: parte della mascella, con quattro denti (da latte) che sembrano vecchi di pochi anni. A seguire le ossa delle costole, le due ossa del bacino, le due piccole tibie.

Una storia che comincia da lontano: al Lucone si scava dalla metà dagli anni '60, quando fu una maestra di paese – che si accorse dei reperti raccolti dai suoi studenti – a segnalare la presenza del sito archeologico. Nel 1965 venne ritrovata una piroga tra le più antiche del mondo. Ora si continua a scavare: è notizia di pochi giorni la conferma dei fondi per il progetto di ricerca grazie a un bando di Regione Lombardia (e che coinvolgerà anche le palafitte di San Sivino a Manerba e il sito archeologico del Lavagnone a Desenzano). Da non dimenticare: fanno tutti parte del patrimonio dell'umanità dell'Unesco.

Scavi archeologici al Lucone di Polpenazze - Estate 2018

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