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Una folla festante per Papa Montini: "Profeta di una chiesa vicina ai poveri"

Oltre settantamila persone hanno gremito piazza San Pietro per la cerimonia di canonizzazione di Paolo VI e altri 6 beati

La formula di rito pronunciata da papa Francesco, poi il lungo applauso dell'immensa folla che, domenica mattina, ha gremito piazza San Pietro per la cerimonia di canonizzazione di Giovanni Battista Montini e altri 6 beati. Tra gli oltre settanta mila presenti, tanti, tantissimi bresciani: al collo un foulard bianco della diocesi con il ritratto di Paolo Vi, tra le mani striscioni e bandiere.  

In piazza sventolano i gonfaloni comunali di Verolavecchia e di Concesio - paese di origine di papa Paolo VI, vittima nel novembre del 1970 di un attentato all'aeroporto di Manila - le bandiere dell'Acli e dell'Mcl di Brescia, gli striscioni di molti oratori (Bagnolo Mella, Concesio, Lumezzane, Cellatica, Gussago). Migliaia e migliaia di bresciani e altrettanti fedeli arrivati da tutta Italia ma anche dall'Asia, dal Sudamerica, dalla Germania per assistere alla canonizzazione di Giovanni Battista Montini, dell'arcivescovo di San Salvador Oscar Romero, di don Francesco Spinelli e don Vincenzo Romano, delle religiose Maria Caterina Kasper e Nazaria Ignazia March Mesa, del laico Nunzio Sulprizio.

Tutti in coda, dalle 6 del mattino, per entrare in piazza e assistere alla cerimonia iniziata alla 10.15 con il corteo dei cardinali. L'arrivo sul sagrato di papa Francesco, che indossa le vesti liturgiche di Montini e stringe tra le mani quella che fu la sua pastorale, è accolto da un lungo applauso. Il pontefice rende omaggio alla statua lignea della Madonna con il Bambino, ai piedi della quale ci sono le reliquie, tra cui la maglia insanguinata che Paolo VI indossava il giorno in cui fu raggiunto da una coltellata letale al costato. 

Prima della messa in latino vengono ricordare le biografie dei beati, di Montini vengono sottolineati l'assistenza prestata ai perseguitati dal nazifascismo, le iniziative per il Consiglio, i viaggi apostolici, il dialogo ecumenico e inter religioso. Alle 10.37 la canonizzazione. 

Durante l'omelia, il papa esorta a "lasciare le ricchezze, le nostalgie di ruoli e poteri, le strutture non più adeguate all'annuncio Vangelo" , poi cita Montini, che: "ha speso la vita per il Vangelo di Cristo, valicando nuovi confini e facendosi suo testimone nell'annuncio e nel dialogo, profeta di una chiesa estroversa, che guarda ai lontani e si prende cura dei poveri."

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