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"Questa cosa resti tra noi": quando il vescovo cercò di coprire un prete pedofilo

Pochi mesi fa la condanna in primo grado per don Mauro Galli, ex parroco di Rozzano: una vicenda oscura che ha coinvolto anche il vescovo di Brescia

Una vicenda oscura, dalla provincia milanese: la storia di don Mauro Galli, ex parroco di Rozzano, condannato a 6 anni e 4 mesi lo scorso settembre con l'accusa di tentata violenza sessuale su minore. I fatti risalirebbero al dicembre del 2011: la vittima (tale o presunta) è un ragazzo che all'epoca aveva soltanto 15 anni. Il tribunale ha decretato per don Galli anche il divieto di contatto con minori e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici: la difesa ha già annunciato che ricorrerà in Appello.

Ma non tutti sanno che questa strana storia coinvolge in qualche modo anche la nostra provincia. O meglio, l'attuale vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada, all'epoca vescovo vicario di Milano e responsabile della formazione del clero. Da alcune registrazioni telefoniche, realizzate da un familiare della vittima e pubblicate da Fanpage (gli audio sono ascoltabili per intero a questo link), sarebbe emersa una certa conoscenza di quanto accaduto, di fronte ai familiari del ragazzo.

Le parole del vescovo

“Noi non vogliamo dare l'impressione di minimizzare le cose, ma dall'altra parte abbiamo davanti delle persone e dobbiamo anche in qualche modo tutelarle”, dice Tremolada con riferimento a don Galli. E ancora, in merito al trasferimento di don Galli a Legnano: “E' vero, lo abbiamo destinato a Legnano, in oratorio, e di questo siamo stati imprudenti. Ma lo diremo se ci verrà chiesto perché lo avete fatto”.

La terza registrazione entra nel dettaglio di quanto successo: era la notte tra il 19 e il 20 dicembre 2011 quando don Galli avrebbe abusato del ragazzino, nel letto matrimoniale della sua abitazione. Il giovane ha raccontato di essere stato “toccato”, e quindi abusato; don Galli ha invece sempre negato questa circostanza, ma ha comunque ammesso di aver dormito con lui in quel letto.

“Gli ho raccontato quello che è successo – dice ancora Tremolada – però questa cosa ce la teniamo per noi”. Nel dibattito interviene un familiare, chiede a cosa si riferisca. La risposta del Vescovo di Brescia sembra lasciare pochi dubbi: “A questa cosa qui del letto”. 

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