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Coronavirus, dopo i test arriva la "patente d’immunità" per i guariti

A tutti coloro cui saranno rilevati gli anticorpi al virus verrà consegnata una patente d’immunità: per tutti gli altri continueranno le precauzioni e le restrizioni

Anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, entra nel merito della notizia dei futuri test sierologici (messi a punto da DiaSorin in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia) che potranno verificare in tempi brevi la presenza nel sangue degli anticorpi da Coronavirus. Si tratta, dice Fontana, di un test sierologico “capace di dare una sorta di patente d’immunità dal virus”.

“Regione Lombardia – spiega il presidente – ha fatto una scelta di prudenza, senza fughe in avanti, per la ricerca di test sierologici affidabili. Uno di questi è stato individuato al Policlinico San Matteo: si tratta di un test che attraverso un prelievo di sangue verificherà chi ha sviluppato gli anticorpi al Covid-19. Entro due settimane è attesa la certificazione CE, poi si potrà partire con i test sulla popolazione”.

La patente d’immunità

Si stima che un singolo test possa costare non più di 5 euro, e che in circa un’ora siano pronti i risultati: se ne potranno fare fino a mezzo milione al giorno. “Il test – prosegue Fontana – serve a rilevare che una persona che ha contratto il virus, considerata guarita perché negativa a due tamponi a distanza di qualche giorno, ha sviluppato quegli anticorpi che gli consentiranno di non ammalarsi di nuovo. Quindi da un parte ci sarà chi riceverà la patente d’immunità, dall’altra chi non risulterà immune dovrà continuare a mantenere le precauzioni attualmente adottate per tutti”.
 

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