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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus e il complotto sul plasma dei guariti: l'ennesima bufala corre sui social

In molti sui social hanno condiviso la notizia - propagandata anche da noti esponenti politici - che la terapia anti-Covid basata sul plasma dei guariti sia tenuta nascosta. Ovviamente non è vero

“Hanno appena scoperto che il Covid si può curare con il plasma dei guariti, ma nessuno ce lo dice perché preferiscono venderci il vaccino così fanno più soldi!” È il messaggio (bufala) del momento in materia di Coronavirus. Condiviso da migliaia e migliaia di utenti dei social, circolato nelle chat di Whatsapp: è ormai la teoria del complotto (l’ennesima) più in voga.

Non è così, ovviamente. Della terapia per la cura del Covid-19 grazie al plasma dei guariti se ne parla, eccome, e da diverse settimane. Decine e decine di articoli sono stati scritti e pubblicati, ma evidentemente mai letti. E non sono mancati i servizi televisivi. 

Anche Enrico Bucci, ricercatore in biochimica e biologia molecolare e professore alla Temple University di Philadelphia, ha smontato la 'teoria del complotto' divenuta molto popolare in un lungo post su Facebook.

“Ecco una piccola selezione delle maggiori trasmissioni televisive in cui se ne è parlato, considerando solo i primi 10 giorni di Aprile (cioè appena iniziata la sperimentazione), a dimostrare la falsità dell'idea che sui media "mainstream" (come piace tanto dire ai cospirazionisti) la notizia non sia passata, peraltro fin da subito. La sperimentazione della cura è partita ad inizio aprile al San Matteo di Pavia e ne hanno parlato: il 3 aprile il Tg1, il 6 aprile Mattino Cinque, il 7 aprile Studio Aperto, Rete 4 e Agorà, l'8 aprile Rete 4 e Porta a Porta.

Quanto al presunto disinteresse delle case farmaceutiche, "si tratta di una seconda falsità" ha proseguito Bucci, mettendo il link a un annuncio dell'azienda Takeda su una collaborazione industriale internazionale per una terapia derivata dal plasma, e a comunicazioni simili di altre farmaceutiche: Grifols, Octapharma, Kedrion e la startup Emergent Biosolutions. E, last but not least, persino l'odiatissima Microsoft di Bill Gates, impegnata ad aiutare nella raccolta del plasma con una sua app".

"Dell'impegno della comunità scientifica, fin dai primi giorni in Cina, e del fatto che si tratti di un approccio terapeutico ben noto, usato da un secolo, abbiamo già parlato; ma se voi non accendete nemmeno la televisione, oppure per il fatto di non aver visto né la televisione né gli annunci online delle case farmaceutiche, cadete nelle manipolazioni di persone interessate a farvi arrabbiare e gridare al complotto, la colpa è solo vostra”, ha concluso Bucci. 

Ma chi ha diffuso la notizia che in Italia non si stia parlando della terapia? Un utile indizio arriva dai social (Matteo Salvini è finito persino sulla BBC in quanto propagatore di fake news sul Covid-19).

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Per quanto concerne i risultati della cura, è la stessa Asst di Mantova, che ha aderito a una sperimentazione in partnership con il Policlinico San Matteo di Pavia, a spiegare come non sia una cura miracolosa, ma uno strumento che potrà consentirci di affrontare nel modo migliore questa epidemia: "Mettere in contrapposizione vaccino, test sierologici o virologici, plasma, terapie farmacologiche o terapie di supporto è insensato, poiché dobbiamo disporre di tutte le armi possibili per fare fronte alla minaccia devastante rappresentata dal coronavirus".

Il principal investigator Cesare Perotti, direttore del Servizio Immunoematologia e Medicina trasfusionale del San Matteo, sta in queste ore concludendo il report definitivo da sottoporre alla comunità scientifica. Certo i primi  primi dati sono risultati molto incoraggianti.

Come funziona la terapia

Possono donare il loro plasma per tentare di curare i malati di coronavirus solo coloro che risultano avere anticorpi neutralizzanti (gli unici anticorpi che possono darci l'immunità),  quindi non tutti i guariti o convalescenti. Stando alle prime stime si tratta del 20% del totale. Il plasma viene purificato eliminando eventuali patogeni ed è pronto a essere infuso in pazienti con polmoniti interstiziali.

Fonte: Today.it

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