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Martedì, 23 Aprile 2024
Coronavirus

Brescia, l'allerta resta massima: 231 nuovi casi e 57 morti in un giorno

Il tasso di crescita è rallentato, ma ancora nell’ordine delle centinaia: altri 57 morti nelle ultime 24 ore portano il totale a 1.406 vittime

“Sarebbe folle vanificare tutto. Capiamo che rimanere in casa con i bambini e' faticoso, ma stare chiusi in casa è quello che oggi ci porta a dire che iniziamo a vedere una piccola luce in fondo al tunnel. E se questo avviene è per la capacità di resistere dei cittadini. Non possiamo mollare, bisogna andare avanti così”. Così l’assessore regionale al Welfare nel consueto appuntamento pomeridiano con l’aggiornamento dei dati lombardi sull’emergenza Coronavirus.

La luce c’è, ma è flebile: i numeri hanno ripreso a crescere, anche se di poco. Il confronto andrebbe fatto però anche sulla base di quanti tamponi sono stati effettuati: erano 3.583 martedì, per 1.047 nuovi positivi (il 29,2%), ne sono stati effettuati 6.809 mercoledì, con 1.571 nuovi positivi (il 23%). Nel complesso, sono 44.773 i casi di positività dall’inizio dell’epidemia (più 1.571 nelle ultime 24 ore) con 7.593 decessi, 394 in più in un solo giorno.

Aumentano (di poco) i ricoverati, con un trend decisamente rallentato: fino a pochi giorni fa cresceva a un ritmo di circa 500 accessi al giorno. Tra martedì e mercoledì sono 62 in più, totale 13.269 persone ricoverate in ospedale: di queste 11.927 sono in buone condizioni, l’89,88%, e 1.342 in terapia intensiva (il 10,11% del totale dei ricoverati e il 2,99% sul totale dei positivi. Tra i positivi sono quasi 24mila in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi.

La situazione in Lombardia

Più 231 casi positivi e più 57 morti: è questo il bilancio di un’altra giornata nerissima per la nostra provincia. A Brescia sono 8.598 i casi positivi dall’inizio dell’epidemia, con 1.406 vittime: ma i dati resi noti dall’Istat in queste ore fanno pensare che il numero possa essere sottostimato. E’ comunque un’ecatombe, senza dubbio la più grande crisi – come scritto dalla Harvard Business Review – dal dopoguerra ad oggi.

Le altre province: altri 611 casi a Milano, che sale a quota 9.522 di cui 3.815 in città. Seguono le province di Bergamo con 9.039 casi (più 236), quella di Brescia (8.598, più 231), Cremona (3.941), Monza e Brianza (2.543), Pavia (2.180), Lodi (2.157), Mantova (1.736), Lecco (1.516), Como (1.157). 

Gli ultimi dati in Italia e nel mondo

Sono più di 110mila i casi di positività in Italia dall’inizio dell’epidemia, con 727 morti nelle ultime 24 ore (di questi: oltre il 54% in Lombardia e quasi l'otto per cento in provincia di Brescia) per un totale di 13.155 decessi da quando tutto è cominciato. In tutto il mondo sono 937.567 i casi confermati, compresi morti e guariti, in 180 Paesi: ad oggi sono 47.257 i decessi (circa il 5%: in Lombardia il tasso di mortalità sui casi accertati è del 16,95%, in provincia di Brescia del 16,35%). 

Il Paese più colpito sono gli stati uniti, con 216.721 casi: ad aprile, come riferito dal presidente Donald Trump, si temono fino a 2mila morti al giorno. Seguono Italia, con 110.574 casi, Spagna (104.118), Cina (82.394), Germania (77.981), Francia (57.763), Iran (47.593), Gran Bretagna (29.865), Svizzera (17.768) e Turchia (15.679).
 

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