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Ricoveri in calo, ma il virus non si ferma: altri 166 decessi in Lombardia, a Brescia 46 vittime

Tra giovedì e venerdì netto calo dei ricoveri in terapia intensiva e diminuzione dei decessi, ma solo a livello regionale. A Brescia i numeri dei nuovi contagi tornano a salire: martedì erano 74 in più, venerdì sono stati ben 167.

L'emergenza, almeno nella nostra regione, è tutt'altro che finita. I numeri dei bollettini lombardi sono ancora preoccupanti, anche se a livello regionale si conferma il trend di decrescita dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva. Venerdì 24 aprile il numero totale dei positivi in tutta la Lombardia è arrivato a quota 71.256, oltre 1000 casi (1.091) in più rispetto a giovedì, a fronte di 11.583 tamponi effettuati (sono 314.298 dall'inizio dell'epidemia). In tutto lo Stivale sono 3.021 i nuovi contagi, per un totale di 192.994.

La situazione in Lombardia

I nuovi decessi in regione sono stati 166: per fortuna in calo rispetto a giovedì, quando erano stati 200. Ma dall'inizio dell'epidemia sono morti oltre 13mila lombardi per Coronavirus. Praticamente un decesso su due attribuito al Covid-19 si è registrato in Lombardia. Scende il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono in tutto 756, 34 in meno rispetto a giovedì. Ma il contagio non si ferma, soprattutto a Milano e a Brescia che fanno registrare gli incrementi più alti. 

Nel capoluogo lombardo i positivi al Covid-19 sono in tutto 17.689, 412 più di giovedì e in aumento rispetto ai + 277 di quella giornata. Lo stesso vale per Milano città, dove i contagiati sono 7.467, 246 in più nelle ultime 24 ore e, anche in questo caso, in aumento rispetto al dato di giovedì, + 106. Meno preoccupante la crescita delle altre città: a Bergamo solo 56 nuovi casi, per un totale di 11.002; a Cremona sono stati 60 portando il numero dei positivi a quota 5867.

A Brescia tornano a crescere decessi e contagi 

Nella nostra provincia siamo arrivati a quota 12.475 positivi con ben 167 nuovi casi registrati tra giovedì e venerdì. La curva riprende quindi a salire: martedì erano state accertate solo 74 nuove positività al virus, mercoledì 100 e giovedì 130. Una crescita in parte dovuta all'incremento del numero dei tamponi effettuati al personale e agli ospiti delle case di riposo. Il bollettino regionale, a differenza di quello di Ats, tiene conto anche dei dati relativi alle Rsa. Ma anche i numeri forniti da Ats confermano il trend di crescita settimanale del numero dei nuovi contagi: venerdì sono stati 87. 

E anche la drammatica conta dei decessi nella nostra provincia torna a crescere: tra giovedì e venerdì se ne sono registrati ben 46 (37 nel territorio di competenza dell'Ats Brescia e 9 in Valcamonica). Un numero altissimo rispetto a quelli a cui ci si era abituati negli ultimi giorni - mercoledì i lutti erano infatti stati 14 e giovedì 21 - ma sempre più basso rispetto a quelli delle tragiche giornate di fine marzo. La sola città di Brescia è arrivata a registrate 371 morti (e sono solo quelli attribuiti ufficialmente al Covid-19) con altri 12 lutti tra  giovedì e venerdì. Preoccupa anche Gussago, comune dell'Hinterland pesantemente colpito dalla furia del virus dove si registrano croci ogni giorno, tanto che il numero totale dei decessi è già arrivato a quota 42. 

Fanno ben sperare i numeri dei dimessi, nel Bresciano sono quasi 7mila di cui 4.607 sono completamente guariti (hanno cioè il doppio tampone è negativo). Ma la guerra al virus non è affatto finita. 
 

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