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Coronavirus Desenzano del Garda

Non ci sono turisti, per medici e infermieri i suoi appartamenti sono gratis

Alessio Stanzione, medico cardiologo romano trasferitosi nel Bresciano poco prima che cominciasse l’emergenza Coronavirus, è uno dei operatori sanitari a cui Gabriela Leac ha affittato gratuitamente una casa vacanza a Desenzano.

I turisti sono spariti, ma alcuni appartamenti della casa vacanze "Mattia's Apartment" di Desenzano sono comunque occupati. Merito dell’iniziativa di Gabriela Leac, proprietaria degli alloggi, che ha deciso di offrire gratuitamente le abitazioni ai medici e al personale sanitario che è in prima linea contro il Coronavirus. Tra loro c’è anche Alessio Stanzione, medico cardiologo romano. Fresco di specialità, ha vinto il concorso indetto dall’Asst del Garda ed è arrivato nel Bresciano lo scorso gennaio, poche settimane prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria. Fa parte dell’equipe creata appositamente per fronteggiare il Covid-19 e come molti altri colleghi ha fin da subito cercato un alloggio diverso dalla sua residenza, per evitare di mettere a rischio la sua compagna di vita.

“Un mio amico ha letto su Facebook l’annuncio della signora Gabriela Leac, che offriva le case vacanze gratis a medici e infermieri e mi sono subito messo in contatto con lei. Ritengo che sia un gesto encomiabile: in un momento così brutto, specie dopo la spiacevole notizia che a Milano non sono state affittate case ad infermiere che lavorano con pazienti postivi, mi piacerebbe che anche il Nord apparisse per quello: c'è tanta gente buona e con un cuore grande.”

Un aiuto concreto a chi combatte in prima linea, senza turni di riposo e con il terrore di poter contagiare i propri affetti: “Come me, altre due infermiere di Desenzano si sono trasferite negli alloggi messi a disposizione dalla signora Leac - ci racconta Alessio -. Abbiamo tutti lo stessa paura di contagiare chi ci vive con noi e contribuire involontariamente alla crescita dei contagi. Le nostre giornate sono infinite: vediamo tante persone che muoiono da sole, senza poter salutare i propri cari. Tutto ciò è straziante e non possiamo neanche contare sull’abbraccio di chi ci vuole bene alla fine turno. Dobbiamo mantenere le distanze e spesso affrontare da soli questa tremenda situazione. Dal punto di vista psicologico è molto dura, ma cerchiamo di sorridere dietro a quelle mascherine e alle visiere, per trasmettere positività ai pazienti.“

Una situazione surreale, quella che vive il medico romano: “Praticamente ogni minuto arriva un paziente postivo e la maggior parte di loro sono in gravi condizioni: non sappiamo più dove metterli e neanche in quale nosocomio trasferirli. La situazione è drammatica in tutte le strutture ospedaliere della Lombardia. La gente ci deve dare una grossa mano stando a casa: vedo ancora troppe persone in giro. Non sono solo gli anziani ad essere ricoverati: ho visto tantissimi 40enni e diversi ragazzi intubati e in condizioni drammatiche. Certo rispondono meglio alle cure, ma anche loro si ammalano in modo grave”.

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