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I turisti del Nord Italia sono un rischio? A dirlo è l'Europa (e non la Grecia)

La decisione della Grecia, di porre maggiori restrizioni su chi arriva da Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, ha fatto esplodere la polemica. Ma a considerare “a rischio” gli scali di queste regioni non è stata Atene, ma la black list realizzata dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea

I turisti del Nord Italia sono un rischio? A dirlo è l'Europa (e non la Grecia)

La decisione della Grecia di riaprire i propri confini ai turisti europei, ma con delle limitazioni per l'Italia, con i cittadini provenienti dalle quattro regioni del Nord Italia più colpite dal nuovo coronavirus che dovranno sottoporsi a test e periodi di quarantena, sta facendo molto discutere. Critiche e malumori nei confronti del governo di Atene sono arrivati da diverse parti, con in prima linea i rappresentanti delle regioni interessate (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna).

L'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera ha definito ''discriminatorio e inaccettabile'' l'atteggiamento della Grecia: "Sono un po' stupito da tutto questo. Ci sono Paesi in Europa come Spagna, Francia, Regno Unito, che sono stati colpiti di più e hanno reagito peggio. In Belgio abbiamo scoperto che tra numero di popolazione e infetti è il Paese che ha reagito peggio. E' una valutazione europea che va fatta. Va bene in qualche modo accompagnare il turismo di tutti ma chiudersi all'Italia mi sembra un atteggiamento discriminatorio e non accettabile". Una linea perseguita anche dal presidente del Veneto, Luca Zaia: ''Non è una minaccia, i veneti conoscono la Grecia e la considerano una seconda casa, ma i greci stanno sbagliando e ne viene fuori una latitanza paurosa dell'Europa", e anche il governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che su La7 ha commentato: "Discutere di vacanze non è una banalità, se guardiamo al contributo del turismo all'economia. In Emilia-Romagna l'economia è legata al turismo, basti pensare alla Romagna. Non far fare le vacanze in Grecia agli italiani è un'occasione persa per i greci". 

"I greci, fra l'altro – ha aggiunto Bonaccini - hanno fatto un doppio salto mortale carpiato all'indietro, prima hanno detto che nessun italiano poteva andare in Grecia, poi hanno limitato a poche regioni tra cui la mia. Io dico: facciano quel che vogliono e dico loro anche venite in Emilia-Romagna in vacanza, ci sarà più turismo qui che in Grecia".

Turisti del Nord Italia pericolosi? La lista nera dell'Easa

Ma come stanno realmente le cose? La decisione presa dalla Grecia, che in un primo momento aveva escluso l'Italia dalla lista dei Paesi “ben accolti”, per poi aggiustare il tiro sulle quattro regioni del Nord Italia, non arriva proprio da Atene, ma dall'Europa. Infatti, nel decidere il piano per ripristinare le vacanze nel Paese ellenico, si è tenuto conto della linee guida dell'Easa, l'Agenzia europea per la sicurezza aerea, che ha stilato una lista degli aeroporti situati nelle zone più colpite dall'epidemia e di quindi con un ''più alto rischio di trasmissione del Covid-19''. Nel documento pubblicato lo scorso 27 maggio non ci sono soltanto gli aeroporti che si trovano in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, ma anche gli scali presenti in altri 7 Paesi più il Regno Unito. Tutti gli aeroporti del Belgio sono considerati “non sicuri”, così come quelli situati regione Ile-de-France, che include Parigi, in Francia, e quelli delle principali città olandesi: Amsterdam, Rotterdam, Maastricht e Eindhoven. A rischio anche quattro regioni in Spagna, tra cui Madrid e la Catalogna, oltre a Stoccolma in Svezia, Katowice in Polonia e Porto e Lisbona in Portogallo. La parte europea della lista si chiude con 13 scali britannici, tra cui Londra, Manchester, Liverpool e Glasgow. 

Coronavirus, aeroporti a rischio trasmissione: la lista completa dell'Easa

La black list dell'Easa prosegue poi con gli aeroporti considerati a rischio nel resto del mondo, con alcuni Paesi, come Afghanistan, Cile, Turchia e Bielorussia, per cui sono insicuri tutti gli aeroporto, mentre è lunga la lista delle regioni “pericolose” per Brasile e Stati Uniti

Vacanze in Grecia, le regole per il mese di giugno

Recependo le indicazioni della Commissione europea, la Grecia ha quindi deciso di applicare le misure restrittive per i turisti che provengono dagli scali presenti nella lista. Misure che, di fatto, scoraggiano la vacanze, almeno fino a fine giugno. Infatti, fino al 15 giugno saranno consentiti i voli internazionali solo su Atene, e a tutti i viaggiatori in arrivo sarà effettuato un test e dovranno trascorrere la notte in un albergo designato. Se il test è negativo, il passeggero si mette in auto-quarantena per 7 giorni. Se il test è positivo, il passeggero viene messo in quarantena sotto controllo per 14 giorni. Poi, dal 15 al 30 giugno, ci sarà un secondo step in cui i viaggiatori provenienti dagli aeroporti non presenti nella lista dell'Easa verranno sottoposti a controlli casuali all'arrivo, invece, per gli scali nella black list, i passeggeri dovranno seguire lo stesso iter della prima fase: test all'arrivo, poi quarantena di 7 giorni per i negativi e di 14 per i positivi.

Vacanze in Grecia, cosa cambia da luglio

Dal primo luglio ci sarà un'ulteriore apertura della maglie. Oltre all'ammissione dei voli internazionali in tutti gli aeroporti della Grecia, i visitatori verranno sottoposti a test casuali. Ulteriori restrizioni in merito a chi arriva delle zone considerate più a rischio verranno comunicate in un secondo momento. Dal primo luglio riprenderanno anche i collegamenti via mare, mentre permangono i dubbi sulla possibilità dei turisti di “aggirare” le restrizioni partendo da aeroporti non presenti nella black list. 

Fonte: Today.it

be interessarti: https://www.today.it/attualita/coronavirus-aeroporti-rischio.html

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